Incontro con i Carabinieri sul tema del bullismo

11 novembre 2025 – Classi prime della scuola secondaria di primo grado

Incontro con i Carabinieri sul tema del bullismo

11 novembre 2025 – Classi prime della scuola secondaria di primo grado

Nella mattinata di martedì 11 novembre le classi prime della scuola secondaria di primo grado hanno partecipato a un incontro di grande valore educativo sul tema del bullismo e del cyberbullismo, alla presenza del Comandante Iozzino e del Maresciallo Usai dell’Arma dei Carabinieri e di una rappresentanza di genitori.

L’incontro si è aperto con una riflessione sulle caratteristiche che distinguono il bullismo da un semplice conflitto: l’intenzionalità dell’offesa, la sua ripetitività e l’asimmetria nei rapporti di forza. È stato ricordato come la scuola, luogo di crescita e socialità, sia anche uno degli ambienti dove più frequentemente emergono episodi di prevaricazione.

I ragazzi hanno partecipato con grande interesse, ponendo domande e raccontando esperienze personali o situazioni osservate. Alcuni hanno avuto il coraggio di condividere episodi di bullismo subiti, altri hanno segnalato comportamenti scorretti sui canali WhatsApp o nei gruppi online, sottolineando quanto sia importante non restare in silenzio e segnalare anche ciò che può sembrare insignificante, perché tante piccole segnalazioni possono diventare preziose per le forze dell’ordine.

I Carabinieri hanno ricordato che essere spettatori di un atto di bullismo senza intervenire o senza parlarne significa diventare complici. Non si tratta di “fare la spia”, ma di assumersi una responsabilità verso se stessi e gli altri, rivolgendosi a genitori, insegnanti o direttamente alle forze dell’ordine.

Un momento importante è stato dedicato anche al cyberbullismo e ai pericoli della rete: la condivisione o il commento di video e immagini di atti di violenza rappresentano un danno che può lasciare segni indelebili. È fondamentale non diffondere né commentare contenuti offensivi e prestare attenzione ai profili falsi.
È stato inoltre ricordato che l’età minima per accedere ai social è 13 anni, proprio per proteggere i più giovani da rischi come le challenge pericolose o l’adescamento online.

L’incontro, molto apprezzato anche dai genitori presenti, si è concluso con un messaggio forte e condiviso: il rispetto, la consapevolezza e la parola sono gli strumenti più potenti per contrastare il bullismo.

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